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Arancini alla carbonara in tempura con cuore di provolone

  • 30 min
  • 20 min
  • 6 pers.
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Gli arancini alla carbonara in tempura con cuore di provolone, perfetta fusion di tradizione italiana e cucina giapponese, sono un finger food davvero saporito e originale. Perfetti da gustare in compagnia, questi fantasiosi arancini sono il preludio ideale di un menu dal carattere deciso e genuino
COME SI PREPARA?
ingredienti
Per gli arancini:
  • 500 g di riso Originario
  • 250 g di guanciale al pepe nero affumicato
  • 30 gr. di provolone del Monaco dei Monti Lattari (semistagionato)
  • 1 cucchiaio di olio extravergine
  • 150 g di pecorino stagionato
  • 6-8 uova fresche
  • pepe nero
  • sale
per la tempura:
  • acqua minerale freddissima (la proporzione è di 2 a 1 rispetto alla farina)
  • 5 cucchiai di farina di riso
  • 5 cucchiai di farina 00
  • olio di semi
  • ghiaccio
per la dip sauce:
  • olio extravergine Ravece delle colline irpine
  • 1 cucchiaio di mirin (condimento della cucina giapponese)
  • 2 cucchiai di salsa di soia Tamari
  • capperi di Pantelleria (una decina)
  • basilico fresco (10 foglie circa)
preparazione
  1. Cuocere il riso al dente (l’Originario perde facilmente amido ma resta compatto), scolarlo e tenerlo da parte. Nel frattempo sbattere le uova con il sale e il pepe e far rosolare il guanciale in padella senza olio.
  2. Grattugiare il pecorino, porre le uova in una ciotola su una pentola di acqua bollente, iniziare la cottura a bagnomaria di una sorta di zabaione salato a cui verrà aggiunto pian piano il formaggio e la pancetta. Le uova devono diventare una crema ma non solidificare. Versare quindi la crema in una padella con il riso ancora caldo e amalgamare bene.
  3. Lasciare intiepidire il composto ancora qualche minuto e poi formare delle palline non troppo grandi, immaginando che siano perfette per un finger food. Tagliare a cubetti il provolone, creare con le mani un piccolo solco negli arancini e inserire un cubetto di formaggio per ogni pallina come si fa con i supplì alla romana.
  4. Preparare una sorta di tempura unendo le due farine in una ciotola di inox freddissima, aggiungere acqua minerale gasata a filo, lavorando nel contempo con un frustino. La tempura deve avere una buona dose di grumi per non perdere la sua croccantezza, i suoi caratteristici ricciolini giallo oro.
  5. Passare ogni arancino nella tempura freddissima, tuffarli nell’olio caldo e lasciarli in cottura qualche minuto, il tempo che si formi una crosticina giallo chiaro e delicatissima.
  6. Servire gli arancini con una dipping sauce italiana, che ricordi il tema siculo-giapponese, preparata con capperi di Pantelleria dissalati sotto l’acqua fredda e lasciati asciugare in forno per 20 minuti. Frullare i capperi con olio extravergine Ravece delle colline irpine e basilico fresco e unire salsa di soia e mirin (sakè dolci).
  7. Porre una ciotolina con la dipping sauce per ogni commensale, che potrà decidere se metterla nel suo piatto con un cucchiaino o intingerci dentro l’arancino con le mani.
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