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Il buono del Paese: Sanremo, sapori e dintorni

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Storia, tradizioni, natura e ... tanti eventi! Sanremo è senza ombra di dubbio una delle città più vive e suggestive di tutta la Liguria. Scopriamo insieme cosa vedere e soprattutto cosa mangiare a Sanremo...

SCHEDA ITINERARIO

Storia, tradizioni, natura e ... tanti eventi! Sanremo è senza ombra di dubbio una delle città più vive e suggestive di tutta la Liguria. Scopriamo insieme cosa vedere e soprattutto cosa mangiare a Sanremo.  
 

La città dei fiori affascina con le sue due anime, una più glamour e aristocratica e una più antica e popolare. L'itinerario alla scoperta di Sanremo parte sicuramente da via Matteotti, detta anche La Vasca, la via principale del centro cittadino. Qui si concentra lo shopping più chic e qui si affaccia il celebre Teatro Ariston. Non molto lontano, in corso degli Inglesi si possono ammirare altri due simboli della città: il Casinò Municipale e la suggestiva Chiesa Russa, voluta e costruita a fine Ottocento proprio dalla nobiltà russa.  

Ma quello che sembrerebbe a tutti gli effetti un borgo marinaro aristocratico, nasconde invece un cuore antico e popolare tutto da scoprire. E per farlo basta varcare l'arco di Santo Stefano ed entrare nel mondo de La Pigna, nucleo primitivo della città, ancora vivo e pulsante. Abbarbicato sulla collina vicino al porto, è bello perdersi in questo labirinto di caruggi stretti, piazzette e botteghe. La salita termina al Santuario della Madonna della Costa, da dove si gode lo splendido panorama sul mar ligure e sulla città. 

Ma a Sanremo, dove veniva in vacanza anche la Principessa Sissi, divenuta poi l’imperatrice Elisabetta d'Austria, meritano di essere viste anche ville e giardini. Da non perdere la bellissima Villa Ormond con il suo parco ricco di piante esotiche e il magnifico giardino giapponese, Villa Nobel, dove ha vissuto Alfred Nobel e dove è allestito il museo sulle scoperte e delle invenzioni dell'Ottocento e poi Villa Zirio, sede dell'Orchestra Sinfonica, una delle più antiche fondazioni musicali italiane. 

Gli amanti della natura possono anche pedalare con vista sul mare grazie alla Pista Ciclabile del Ponente Ligure, che offre scenari davvero mozzafiato. Tra il verde dei pini marittimi, l'azzurro del cielo e il blu del mare si possono percorrere a piedi, in bici o con i pattini ben 24 chilometri.  

COSA MANGIARE A SANREMO

Territorio ricco di prodotti dal mare all'entroterra, qui e in tutto il Ponente ligure la regina è sicuramente l'oliva taggiasca. Piccola, ma molto gustosa, è ottima come oliva da tavola, ma è anche alla base della produzione del pregiato olio extravergine di oliva Riviera Ligure DOP
Dal mare arrivano poi molte altre delizie che arricchiscono la tavola dei sanremesi e dei turisti che affollano la città: orate, branzini e soprattutto il pregiato gambero di Sanremo sono il gustoso bottino dei pescatori del posto. Tra i piatti imperdibili, la buridda, che nella versione locale viene preparata con totani, polpo e calamari, e il brandacujùn, specialità tipica a base di patate e stoccafisso, o in alternativa baccalà. 

La terra invece regala squisitezze come la borragine, pianta che diventa poi il ripieno tipico dei ravioli che vengono preparati da queste parti, e le erbe e le verdure di stagione che unite al riso e chiuse in una speciale sfoglia, la pasta matta, diventano l’ingrediente principale della buonissima torta verde

Tra le cose da mangiare a Sanremo certamente non può mancare uno street food tipicamente ligure, speciale e gustosissimo: la Sardenaira, variante della Pissalandrea, una focaccia con pomodoro, capperi e acciughe dissalate, che nella versione sanremese sono sostituite dalle sardine. È sicuramente lo spuntino perfetto mentre si passeggia per la città ligure.  
 
Un'altra specialità diffusa in tutta la regione è il coniglio alla ligure. Come spesso accade, questa ricetta varia però a seconda della zona in cui viene realizzata. Il coniglio alla Sanremese (o in dialetto Cunìu a-a sanremasca) viene preparato "al salto" in padella dove si aggiungono cipolla, timo, rosmarino, uno stelo di sedano, qualche gheriglio di noce, un bicchiere di vino rosso e le olive taggiasche. A parte, il fegato e la testa sono cotti e pestati per estrarne il sugo.

 

 

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