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Parma: la città ducale che vive di teatri, prosciutti e torte fritte

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L’Atene d’Italia, Parma associa oggi alla proposta culturale una straordinaria tradizione culinaria e una moderna e florida industria agroalimentare   



Parma

Parma è da sempre sinonimo di cultura. Città dalle aristocratiche tradizioni e dalla raffinatezza che ne ha contraddistinto la vita sociale, è mossa dalla passione per la musica e per l’Opera.
Modellatasi nella storia sotto molteplici influenze, fu definita “l’Atene d’Italia” nel XVIII secolo, quando lo sviluppo dell’arte e delle istituzioni cittadine la resero città fiorente e dinamica.
Preziosamente arricchita dal contributo di numerosi artisti, pittori, musicisti e poeti, tra cui il Correggio, Giuseppe Verdi, il Parmigianino, Arturo Toscanini e Giovanni Battista Bodoni, Parma è contraddistinta da fervore culturale confermato dalla presenza in città di numerosi musei e teatri. Sede di manifestazioni e rassegne internazionali nel campo dell’arte e del commercio associa alla cultura una straordinaria tradizione culinaria alla quale si è affiancata una moderna industria agro-alimentare.
 
Di Parma si percepiscono la vivacità e l’eleganza passeggiando nel suo bel centro storico.
Il Parco Ducale, il suo polmone verde, può essere un buon punto di partenza per un itinerario di scoperta del cuore della città, sul quale si affaccia il Palazzo del Giardino, fatto costruire a partire dal 1561 dal duca Ottavio Farnese. Raggiunto e superato il Ponte Verdi, sul torrente Parma, si giunge rapidamente in Piazza della Pace, su cui si affaccia il Teatro Regio, dalla quale parte via Carlo Pisacane, la strada che affonda nel cuore del centro. Via Pisacane diviene poi strada del Duomo che lentamente ci introduce nella splendida Piazza del Duomo dove è d’obbligo fermarsi, sedersi e concedersi qualche attimo di contemplazione.

Uno dei gioielli affacciati sulla piazza è il Battistero, costruito tra il 1196 e il 1270 in marmo rosa di Verona, torre a base ottagonale nella quale convivono elementi romanici e gotici. Tre le sue entrate: il portale del Redentore, quello della Vergine e quello del Vita, con l’interno impreziosito di affreschi e dipinti risalenti al XIII e XIV secolo. Altra meraviglia della piazza è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, in stile romanico con la bella facciata a capanna, mentre all’interno si aggiungono dettagli rinascimentali e gotici. Il Campanile di 63 metri e il Palazzo Vescovile completano il mosaico architettonico della piazza. A due passi dal Battistero merita una visita il complesso benedettino dell’Abbazia di San Giovanni Evangelista, che comprende la chiesa, dalla facciata marmorea in stile tardo manierista, il campanile più alto della città, il monastero e l’antica spezieria.
 
Suggestivo l’intreccio di vicoli della zona che divide il Duomo da uno dei centri nevralgici della città, piazza Garibaldi, nota anche come Piazza Grande, cuore della vita cittadina, nei pressi della quale imperdibile è la Basilica di Santa Maria della Steccata, da quasi trecento anni sede dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, realizzata tra il 1521 e il 1539. Alla visita ai tesori architettonici della città si deve assolutamente aggiungere un po’ di shopping tra le botteghe storiche e gli eleganti negozi delle vie del centro, senza dimenticare le gastronomie con le loro esposizioni di prosciutti, salami, forme di Parmigiano e altre tipicità locali.

Visite da non perdere a Parma

Teatro Regio
strada Giuseppe Garibaldi, 16/a – Parma
0521.20.39.99
www.teatroregioparma.org
Inaugurato il 16 maggio 1829 con l’opera di Vincenzo Bellini “Zaira” è uno dei teatri più importanti d’Italia. Oltre alla ricca stagione lirica e a Parmadanza, il teatro propone interessanti appuntamenti con armonie cameristiche, tra Mozart, Beethoven, Gershwin fino alla Prima Guerra Mondiale e alla Belle Epoque. Di grande suggestione e fascino godersi uno spettacolo su una delle sue poltrone.

Galleria Nazionale e Teatro Farnese
piazza della Pilotta, 15 – Parma
0521.23.33.09-23.36.17
www.parmabeniartistici.beniculturali.it
Situata all’interno del palazzo della Pilotta, espone opere del Canaletto, di Beato Angelico, Tintoretto, Parmigianino, Correggio, Leonardo Da Vinci, Guercino e di Giambattista Tiepolo. Imperdibile nel percorso della Galleria il Teatro Farnese, teatro di corte dei duchi di Parma e Piacenza. Realizzato in legno, è tra le più straordinarie architetture teatrali del Seicento. Ai tesori dei grandi artisti della storia la Galleria propone anche mostre contemporanee come quella di Mario Airò, visitabile dal 29 marzo al 7 giugno.
 
di Luca Sartori

I musei del cibo di Parma

A celebrazione della straordinaria cultura enogastronomica della città, quella che viene chiamata la Food Valley d’Italia propone una serie di musei del cibo situati nelle aree di produzione della provincia. Non resta che scegliere tra il museo del Parmigiano Reggiano a Soragna, quello del Prosciutto di Parma a Langhirano, il museo del Salame a Felino e il museo del Pomodoro a Collecchio. 

Celebre per il Parmigiano Reggiano e per il prosciutto di Parma, formaggio e salume tra i più apprezzati e celebrati al mondo, le terre di Parma sono conosciute anche per tante altre specialità gastronomiche tra cui le conserve vegetali, la pasta, il latte e i suoi derivati e i prodotti cotti al forno. Straordinario il panorama dei prodotti tipici parmigiani che vanta, tra gli altri, il culatello di Zibello, il salame di Felino, ma anche i vini Colli di Parma Doc, il fungo porcino di Borgotaro e il tartufo nero di Fragno. 

Frutti di una delle cucine tipiche più apprezzate e ricche d’Italia sono i piatti della tradizione che uniscono la genuinità dei prodotti locali alla passione delle “rezdore”, le storiche cuoche parmigiane, protagoniste della vita domestica, che con piatti ricchi e gustosi hanno reso celebre la cucina della città e della sua terra, dove paste ripiene e stracotti ne rappresentano forse al meglio l’essenza. Assolutamente da assaggiare, tra i primi, sono i tortelli d’erbetta, la cui sfoglia della pasta è ancora tirata a mano, la bomba di riso con il piccione e gli gnocchi di patate, mentre tra i secondi merita un assaggio lo stracotto di manzo cotto lentamente in brodo e vino rosso. Particolarmente diffuso il consumo di carne di cavallo, servita macinata e condita con olio, sale, pepe, aglio, limone o scaglie di Parmigiano Reggiano, mentre tra le specialità più appetitose c’è sicuramente la torta fritta, rettangolini di pasta fritti da gustare in abbinamento con gli ottimi salumi della zona. Tra i dolci tradizionali vi sono il castagnaccio e la spongata, preparata con miele, pinoli, noci, uvetta e canditi.

Dove mangiare a Parma

Trattoria del Tribunale
vicolo Politi, 5 – Parma
0521.28.55.27
www.trattoriadeltribunale.it
In pieno centro storico, propone svariate prelibatezze della cucina locale. Tra le specialità i tagliolini al culatello, i cappelletti alla panna, il guanciale di vitello con cipolline in agrodolce e la tagliata all’emiliana.

Salumeria Garibaldi
via Garibaldi, 42 – Parma
0521.23.56.06
www.salumeriagaribaldi.com
Tappa imperdibile per chi voglia conoscere e portare con se il meglio della Parma dei sapori. Una straordinaria vetrina di eccellenze dove al prosciutto di Parma si uniscono il Parmigiano Reggiano, il salame felino e il culatello di Zibello. Poi funghi, vini, distillati, formaggi e piatti di alta gastronomia.

Ristorante La Greppia
strada Giuseppe Garibaldi, 39 – Parma
0521.23.36.36
www.lagreppiaparma.com
Propone tra i primi i tortelli d’erbetta alla parmigiana e gli anolini in brodo di cappone, e tra i secondi i rognoni di vitello trifolati ed il guancialino di vitello con scalogno caramellato.   



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