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Cos'è la sostenibilità alimentare?

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Cos'è la sostenibilità alimentare e come possiamo contribuire nel nostro piccolo?



La sostenibilità alimentare è un principio secondo cui l'alimentazione dovrebbe avere un impatto positivo sia sull'ambiente che sulle persone. Un'alimentazione sostenibile, dunque, proviene da coltivazioni che restituiscono alla terra e a chi che se ne occupa ciò che richiedono per crescere ed essere commercializzate. Inoltre, un'alimentazione sostenibile non inquina ed è nutriente e accessibile a tutti. 

Purtroppo, non siamo mai stati così lontani da queste condizioni. Basti pensare agli sprechi alimentari, che sono un fatto all'ordine del giorno e riguarda tutti noi che ogni giorno buttiamo via avanzi, alimenti scaduti che non siamo riusciti a consumare, verdura molliccia che non siamo stati capaci di cucinare in tempo e molto altro. 

La sostenibilità alimentare è un fatto economico e politico le cui fondamenta dovrebbero essere gettate dagli Stati e dalle istituzioni e gli organi che se ne occupano; ma noi possiamo già fare molto, nel nostro piccolo, con semplici gesti quotidiani che sommati fanno la differenza. 

Cosa fare per la sostenibilità alimentare

  1. Non buttare via cibo, ma ingegnarsi per trovare ricette di recupero, consumarlo in tempo, acquistare le quantità giuste;
  2. Privilegiare alimenti di origine vegetale e consumare meno alimenti di origine animale a favore della qualità. La produzione di alimenti di origine animale, infatti, ha un impatto ambientale devastante rispetto alla produzione degli alimenti di origine vegetale;
  3. Consumare alimenti di stagione, che fanno bene alla terra e alla nostra salute (e anche al portafogli);
  4. Stare attenti alla provenienza e preferire alimenti di origine locale, perché anche il trasporto del cibo è un aspetto che impatta negativamente sull'ambiente. Inoltre, spesso si possono trovare gli stessi ingredienti sia locali che provenienti da oltreoceano; è noto il caso dei kiwi di Latina IGP, spodestati da quelli neozelandesi nei negozi alimentari di Roma;
  5. In generale, leggere sempre l'etichetta per controllare sia i valori nutrizionali (e imparare a seguire una alimentazione corretta) che le diciture ingannevoli e tutto ciò che si riesce a sapere di un determinato alimento. Il costante confronto porta a una maggiore informazione, che genera scelte consapevoli;
  6. Evitare gli ordini di cibo a domicilio, che per ora, non sono sostenibili. Bisognerebbe evitarli del tutto e semplicemente andare di persona in ristoranti a distanza di camminata con i propri contenitori riutilizzabili;
  7. Consumare meno cibo. La tendenza al sovraconsumo alimentare è diffusissima e contribuisce al diffondersi di sovrappeso e obesità, che attivano una domanda di cibo e quindi una produzione ancora maggiore, innescando circoli viziosi;


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